L’autore in premessa effettua una ricognizione di ciò che indicano le Linee di indirizzo nazionali sulla telemedicina approvate in Conferenza Stato Regioni, e in particolare si sofferma sulle tipologie di servizi con prefisso “tele”, nonché sulla scelta dei soggetti candidati a cui esse si applicano. Il contributo indica, inoltre, alcune delle caratteristiche che caratterizzano i servizi di telemedicina evidenziandone vantaggi e limiti. Nelle conclusioni Collecchia sottolinea come l’utilizzo delle nuove tecnologie non debba essere considerata un’entità “aliena” rispetto alla medicina tradizionale, riservata a pochi eletti, ma una risorsa di grande importanza e utilità in determinate situazioni. L’auspicio è che non tanto la tecnologia cambi la medicina, ma che il sistema valoriale della medicina (uguaglianza, bisogni reali, accessibilità, continuità di cura…) possa “modulare” la tecnologia.