Per la prima volta un’analisi sull’andamento dei singoli indicatori di monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), al fine di comprendere come l’assistenza sanitaria sia effettivamente garantita nei diversi contesti regionali e in che modo la differenziazione interregionale evolve nel periodo 2001-2012 rispetto agli specifici livelli di assistenza monitorati”. Così sul sito del Ministero della salute viene presentata la monografia “Analisi spazio-temporale degli indicatori della Griglia LEA-Trend regionali 2001-2012”, realizzata dall’Ufficio VI della Direzione generale della programmazione sanitaria.
Una ricerca prodotta a 13 anni dall’entrata in vigore del Dpcm del 2001 che ha definito i LEA. Sono state esaminate, ad esempio, le vaccinazioni in età pediatrica, quelle antinfluenzali nell’anziano, il tasso di ospedalizzazione, l’offerta dell’assistenza residenziale agli anziani e ai disabili.
Per l’area della prevenzione la copertura assicurata dai servizi regionali per le vaccinazioni in età pediatrica è sostanzialmente stabile nel tempo, mentre per la vaccinazione antinfluenzale nell’anziano si osserva una tendenza alla diminuzione in quasi tutte le realtà regionali. Crescono invece i programmi organizzati di screening in particolari nelle regioni centro-settentrionali, mentre nelle regioni meridionali si osserva una situazione più sfavorevole.
Assistenza distrettuale: in tutte le regioni diminuiscono i ricoveri ospedalieri evitabili e ciò indica la tendenza verso una maggior qualità dei servizi territoriali nell’assistenza delle patologie croniche. Lieve aumento per la percentuale di anziani ≥ 65 anni trattati in assistenza domiciliare integrata (ADI). Nessun miglioramento nell’offerta dell’assistenza residenziale agli anziani e ai disabili, salvo qualche eccezione nelle regioni del nord e centro.
Il tasso di ospedalizzazione è in costante diminuzione in tutte le regioni, anche in risposta alle attuali disposizioni normative che ne fissano il tetto al 160 per 1.000 ab. Le strutture ospedaliere sono sempre più correttamente dedicate all’espletamento dell’attività chirurgica complessa, con l’eccezione di poche regioni in cui l’aumento è meno evidente. L’appropriatezza dell’assistenza ospedaliera è in chiaro aumento in tutte le regioni.
In crescita anche l’appropriatezza clinica dei ricoveri che registra un generale corretto incremento, negli ultimi anni, della percentuale di pazienti ultrasessantacinquenni con diagnosi di frattura del collo del femore operati entro 2 giorni; incremento comunque dovuto solo ad alcune regioni dove l’incremento è particolarmente importante e ha inciso sul risultato generale. Infine si fa notare che l’andamento temporale, pressoché costante nel tempo, della percentuale dei parti cesarei evidenzia la criticità di questa area dell’assistenza; si possono comunque osservare alcune eccezioni regionali dove è evidente il tentativo di modificare verso il miglioramento l’andamento dell’indicatore.
Per approfondimenti:
- Invitiamo a consultare il sito del Ministero della Salute (LINK)
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Per la prima volta un’analisi sull’andamento dei singoli indicatori di monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), al fine di comprendere come l’assistenza sanitaria sia effettivamente garantita nei diversi contesti regionali e in che modo la differenziazione interregionale evolve nel periodo 2001-2012 rispetto agli specifici livelli di assistenza monitorati”. Così sul sito del Ministero della salute viene presentata la monografia “Analisi spazio-temporale degli indicatori della Griglia LEA-Trend regionali 2001-2012”, realizzata dall’Ufficio VI della Direzione generale della programmazione sanitaria.
Una ricerca prodotta a 13 anni dall’entrata in vigore del Dpcm del 2001 che ha definito i LEA. Sono state esaminate, ad esempio, le vaccinazioni in età pediatrica, quelle antinfluenzali nell’anziano, il tasso di ospedalizzazione, l’offerta dell’assistenza residenziale agli anziani e ai disabili.
Per l’area della prevenzione la copertura assicurata dai servizi regionali per le vaccinazioni in età pediatrica è sostanzialmente stabile nel tempo, mentre per la vaccinazione antinfluenzale nell’anziano si osserva una tendenza alla diminuzione in quasi tutte le realtà regionali. Crescono invece i programmi organizzati di screening in particolari nelle regioni centro-settentrionali, mentre nelle regioni meridionali si osserva una situazione più sfavorevole.
Assistenza distrettuale: in tutte le regioni diminuiscono i ricoveri ospedalieri evitabili e ciò indica la tendenza verso una maggior qualità dei servizi territoriali nell’assistenza delle patologie croniche. Lieve aumento per la percentuale di anziani ≥ 65 anni trattati in assistenza domiciliare integrata (ADI). Nessun miglioramento nell’offerta dell’assistenza residenziale agli anziani e ai disabili, salvo qualche eccezione nelle regioni del nord e centro.
Il tasso di ospedalizzazione è in costante diminuzione in tutte le regioni, anche in risposta alle attuali disposizioni normative che ne fissano il tetto al 160 per 1.000 ab. Le strutture ospedaliere sono sempre più correttamente dedicate all’espletamento dell’attività chirurgica complessa, con l’eccezione di poche regioni in cui l’aumento è meno evidente. L’appropriatezza dell’assistenza ospedaliera è in chiaro aumento in tutte le regioni.
In crescita anche l’appropriatezza clinica dei ricoveri che registra un generale corretto incremento, negli ultimi anni, della percentuale di pazienti ultrasessantacinquenni con diagnosi di frattura del collo del femore operati entro 2 giorni; incremento comunque dovuto solo ad alcune regioni dove l’incremento è particolarmente importante e ha inciso sul risultato generale. Infine si fa notare che l’andamento temporale, pressoché costante nel tempo, della percentuale dei parti cesarei evidenzia la criticità di questa area dell’assistenza; si possono comunque osservare alcune eccezioni regionali dove è evidente il tentativo di modificare verso il miglioramento l’andamento dell’indicatore.
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