Annunciati dal Ministro Lorenzin i nuovi Livelli essenziali di assistenza, tutti i servizi e le prestazioni che saranno finanziate attraverso il fondo sanitario nazionale e che verranno quindi fornite gratuitamente o dietro pagamento di un ticket. Ora la proposta sarà presentata alle Regioni. Nel Patto per la salute 2014-2016, all’art. 1 comma 3, si legge che, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ed entro il 31 dicembre 2014, si provvederà all’aggiornamento dei Lea in attuazione dei principi di equità, innovazione e appropriatezza e nel rispetto degli equilibri programmati della finanza pubblica. E, a tal fine, già durante la predisposizione del Patto, è stato istituito un gruppo di lavoro formato dal Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero della salute, Regioni e Agenas. Un aggiornamento, quindi, che giunge con un mese di ritardo rispetto alla tabella di marcia, e dopo 14 anni dalla loro istituzione. Inevitabilmente tante le novità secondo le indiscrezioni.
Nei nuovi Lea ci saranno le vaccinazioni gratuite anche per varicella, pneumococco, meningococco e Hpv. Tra le prestazioni che saranno introdotte, ci sono la fecondazione medicalmente assistita omologa ed eterologa, lo screening neonatale, il parto con l’epidurale. Sono proposte, inoltre, le indagini cliniche per la diagnosi della celiachia, le cure per endometriosi, Bpco, e per alcune malattie croniche e patologie rare, così come saranno garantiti i trattamenti di adroterapia oncologica (la cura dei tumori mediante l'impiego di protoni e ioni carbonio). Novità pure nel campo degli ausili: dovrebbero essere assicurati dal Ssn anche apparecchi per l'incentivazione dei muscoli respiratori, barelle per docce, carrozzine innovative con sistema di verticalizzazione, scooter a 4 ruote, kit di motorizzazione per carrozzine, sollevatori.
In nome dell’appropriatezza sono previsti controlli ai medici, da parte delle autorità regionali, per verificare la corrispondenza tra prestazioni prescritte e diagnosi; gli attuali esami cosiddetti reflex, che prevedono un duplice accertamento diagnostico, comprenderanno il secondo esame solo se l'esito del primo lo renderà necessario.
Verranno recuperate risorse attraverso una progressiva riduzione del ricorso al parto cesareo, poi maggiore appropriatezza per day hospital e day surgery e una diminuzione dei ricoveri diurni in ospedale a fronte del potenziamento dell’assistenza specialistica ambulatoriale. Per i fondi necessari a tale operazione si è calcolato che la differenza tra l’aumento di spesa per le nuove attività e il risparmio prodotto da quelle eliminate e dalle misure di contenimento della spesa, si aggiri attorno ai 470 milioni di euro.