Monitor 47 (21)
Telemonitoraggio e telecontrollo per l’oncologia
Scritto da Michelangelo Bartolo - Emilio Chiarolla - Stefano Forti - Enrico Maria Piras - Francesco Gabbrielli - Marco Marchetti - Simona Paone - Fidelia CasciniIl contributo illustra come in oncologia la telemedicina stia ampliando i propri orizzonti e ci siano condizioni favorevoli per l’adozione di soluzioni di telemonitoraggio e telecontrollo, oltre che nuove forme di patient empowerment. L’adozione di piattaforme flessibili e configurabili consentirà, secondo gli autori, di definire obiettivi specifici di natura clinica, relazionale o di carattere organizzativo a partire dalle esigenze differenziate dei diversi sistemi regionali. Il successo delle iniziative richiederà di privilegiare a progetti a carattere non-sperimentale che coinvolgano una ampia platea di beneficiari, la ridefinizione dei processi organizzativi e l’inclusione di nuove figure professionali, e il monitoraggio degli interventi con indicatori di esito e processo. Nelle conclusioni vengono indicate le principali sfide da affrontare: dall’interoperabilità dei sistemi alla riorganizzazione e formazione del personale sanitario, fino all’analisi dei dati e alla gestione di nuove forme di relazione con i pazienti.
La presentazione sottolinea come, rispetto al numero precedente della Rivista già dedicato al tema della sanità digitale, questo approfondisca le opportunità e modalità di erogazione delle prestazioni e dei servizi tramite telemedicina e intelligenza artificiale, con uno sguardo alla territorialità. Due sono i punti cruciali legati all’Agenzia in ambito di sanità digitale: il ruolo affidatole dal Parlamento come Agenzia nazionale proprio per la sanità digitale e la definizione della Piattaforma nazionale di telemedicina. Come soggetto attuatore dei Servizi che abilitano la Piattaforma, Agenas si è fatta promotrice dell’acquisizione di proposte da parte di operatori economici operanti sul mercato, allo scopo di superare le disparità territoriali grazie all’integrazione tra servizi sanitari regionali e piattaforme nazionali. La presentazione, nelle conclusioni, vuole sottolineare la finalità di questo numero: quella, tra l’altro, di collaborare dal punto di vista tecnico, operativo e organizzativo con Regioni, Province Autonome e aziende sanitarie per l’efficienza, la qualità e la sicurezza delle cure.
L’editoriale introduce i contributi che compongono un numero monografico della rivista dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari Regionali che offre una panoramica sull’utilizzo degli strumenti di sanità digitale in aree specifiche come l’oncologia, il diabete, le malattie neurodegenerative, cardiocircolatorie. Inoltre, l’editoriale commenta i contenuti che completano l’ampio tema della digital health sottolineando da una parte la complessità degli aspetti organizzativi associati all’implementazione degli strumenti di intelligenza artificiale e telemedicina, e dall’altra segnalando esperienze specifiche di assistenza territoriale. Nelle conclusioni, l’autore ricorda come quelli proposti nel numero siano contributi che integrano altri approfondimenti pubblicati di recente dalla stessa rivista e disponibili alla consultazione sul sito dell’Agenzia: dalla definizione degli standard delle centrali operative fino al documento, predisposto con Ministero della salute e Dipartimento per la trasformazione digitale, sui punti di contatto e di raccordo tra la Piattaforma nazionale di telemedicina e il Fascicolo sanitario elettronico.
Investimento in telemedicina: dalla progettazione all’attuazione
Scritto da Alice Borghini - Simona PaonePartendo dall’esperienza della recente emergenza sanitaria, dagli investimenti previsti dal Pnrr, passando per il Piano nazionale della cronicità e le Linee guida nazionali del Ministero della salute, il contributo descrive inizialmente il contesto nel quale si sviluppa e si potenzia il ruolo della telemedicina, per poi approfondire il modo in cui la sanità digitale può contribuire alla riorganizzazione dell’assistenza territoriale e alla presa in carico del paziente cronico. Vengono descritti la governance e le fasi dell’investimento per la promozione e l’adozione di soluzioni di telemedicina, la Piattaforma nazionale di telemedicina e gli ambiti di applicabilità dei servizi regionali di sanità digitale, senza dimenticare il ruolo del Gruppo di Lavoro sulla telemedicina costituitosi presso Agenas. Nelle conclusioni si sottolinea quanto l’importanza che il Pnrr dà alla telemedicina rappresenti una grande opportunità e responsabilità sia in tema di risorse impiegate, sia anche, e soprattutto, di prestazioni offerte ai cittadini.
Piattaforma nazionale di telemedicina: aspetti informatici e tecnologici
Scritto da Lorenzo GubianPremessa del contributo è l’avviso per la Piattaforma nazionale di telemedicina pubblicato da Agenas il 18 marzo 2022 attraverso il quale affidare la progettazione, realizzazione e gestione dei servizi della Piattaforma che dovrà erogare i servizi di sanità digitale, permettendo tra l’altro di colmare il divario tra le disparità territoriali. In particolare, l’articolo prende in considerazione le funzionalità della Piattaforma e fa riferimento, nel dettaglio, alla Sezione I di uno degli allegati dell’avviso che descrive le caratteristiche tecniche della Piattaforma stessa. Vengono sinteticamente presentati i servizi di telemedicina e la loro definizione, i casi d’uso e il modello logico-funzionale che divide la Piattaforma nazionale in servizi minimi e abilitanti. Dall’armonizzazione delle varie componenti del modello deriva il buon esito della programmazione, del governo e del monitoraggio dei processi di telemedicina sul territorio nazionale.
La telemedicina applicata alle malattie neurodegenerative
Scritto da Paolo Gallo - Massimo FilippiLe malattie neurologiche portano ad un accumulo progressivo di disabilità che purtroppo non favorisce la continuità assistenziale e terapeutica, creandosi delle cesure tra fasi di gestione della malattia, ambienti di cura e figure professionali coinvolte. La pandemia ha aggravato ulteriormente questa situazione acuendo anche l’isolamento del paziente. Il contributo concorda con la letteratura generale sul fatto che gli strumenti della telemedicina possono contribuire alla realizzazione di una rete assistenziale tra centri specialistici e territorio, rendendo attuabile quella “medicina di prossimità” così rilevante per le malattie neurodegenerative.
Telemonitoraggio e telecontrollo per i cittadini con malattie cardiologiche, respiratorie e diabete
Scritto da Antonio Vittorino Gaddi (Coordinatore) - Fidelia Cascini - Emilio Chiarolla - Beatrice Delfrate - Stefano Forti - Marco Marchetti - Simona Paone - Maria Grazia Modena - Matteo Pirro - Antonio Sanna - Giampaolo StopazzoloLe cronicità metaboliche e cardiorespiratorie possono usufruire efficacemente di due strumenti come il telemonitoraggio e il telecontrollo tra i più potenti della telemedicina. Soggetti affetti da diabete, scompenso cardiaco, cardiopatia ischemica, Osas e Bpco rappresentano la popolazione di riferimento ad hoc di progetti di monitoraggio in regime di cure domiciliari, e costituiscono una priorità sanitaria e sociale anche in ambito di Pnrr, come d’altronde succederà per altre malattie e fragilità assistibili. Tali progetti dovranno poter sfruttare al massimo la potenza, la velocità e la memoria proprie degli strumenti di telemedicina. L’articolo, inoltre, passa in rassegna parametri di misurazione, device e indicatori utilizzabili in situazioni cliniche proprie dell’ambito metabolico e cardiologico e descrive la sequenza logica da utilizzare per rendere efficace e sicuro il telemonitoraggio. In conclusione, telemonitoraggio e telecontrollo non potranno che migliorare l’assistenza territoriale a livello individuale e di popolazione, incrementando parallelamente le conoscenze mediche, attraverso sistemi avanzati di ricerca come quelli basati sulle intelligenze artificiali.
Televisita e teleconsulto
Scritto da Francesco Gabbrielli - Michelangelo Bartolo - Paolo Bordon - Francesco Bortolan - Fidelia Cascini - Emilio Chiarolla - Beatrice Delfrate - Antonio Vittorino Gaddi - Giampaolo Stopazzolo - Simona PaoneNonostante la televisita e il teleconsulto rappresentino prestazioni mediche da remoto semplici da effettuare e realizzare, essi non possono costituire gli unici strumenti di telemedicina della digital health, ma devono, al contrario, entrare a far parte integrante di una revisione sostanziale della sanità territoriale tutta, così come immaginato nel Pnrr. Il contributo riporta, in modo sintetico e divulgativo, il lavoro degli esperti del sottogruppo su televisita e teleconsulto il cui scopo è quello di trasferire nella concretezza delle attività quotidiane le definizioni di televisita e teleconsulto, già emanate come Accordo Stato, Regioni e Province autonome del 17/12/2020, Rep. Atti 215/CSR, rimarcandone le caratteristiche peculiari e le relative conseguenze operative.
La teleassistenza nell’ambito della sanità territoriale
Scritto da Lorena Martini - Luigi Apuzzo - Daniele PandolfiDopo aver introdotto la definizione e le finalità della teleassistenza, in quanto atto professionale basato sull’interazione a distanza tra il professionista e il paziente/caregiver tramite videochiamata, il contributo descrive popolazione di riferimento e prestazioni erogabili in modalità di teleassistenza, con un’attenzione alle norme legislative e deontologiche proprie delle professioni sanitarie che anche a tali attività devono applicarsi. Gli interventi di teleassistenza si estendono alla prevenzione primaria, secondaria e terziaria, e al supporto alle cure palliative integrandosi, sempre, con il piano di cura. Nelle conclusioni dell’articolo, anche l’auspicio di un impegno comune di tutte le professioni sanitarie affinché il nostro SSN raggiunga l’obiettivo di una efficace e diffusa teleassistenza.
Impatti organizzativi: cosa significa la telemedicina nei reparti, nelle professioni e nelle continuità assistenziali
Scritto da Antonello Zangrandi - Simone FanelliLa telemedicina si configura come un’innovazione tecnologica capace di fornire cure efficaci, incrementare l’equità di accesso ai servizi, e ridurre le risorse necessarie per la fornitura del servizio. Il contributo sottolinea come – nonostante il potenziale – l’adozione dei servizi di telemedicina sul territorio non sia uniforme ed esistano esperienze diversificate, alcune di successo, altre meno. Molto spesso, queste differenze sono causate dai diversi processi operativi che si sono sviluppati per la gestione e l’organizzazione dei servizi di telemedicina. Nelle conclusioni emerge che la sfida del management sanitario è quella di progettare i processi seguendo un modello “patient driver”, ponendo attenzione ai meccanismi di integrazione e coordinamento, agli strumenti di comunicazione, alle competenze dei professionisti, ai ruoli e attività dei soggetti erogatori; e cercando, infine, di superare le resistenze organizzative che possono generarsi nei processi di cambiamento e innovazione
Altro...
Un framework per la valutazione multidimensionale Hta e il monitoraggio dei servizi di telemedicina e sanità digitale
Scritto da Marco Marchetti - Alessandra Lo ScalzoL’Agenzia nazionale per i servizi sanitari Regionali ha avviato un’attività specifica che ricorre alla metodologia dello health technology assessment per la valutazione multidimensionale delle applicazioni di digital health. L’obiettivo è identificare i disegni di ricerca più affidabili e appropriati da utilizzare in questo ambito, ma soprattutto generare evidenze – anche basate su real world data – riguardo l’impatto organizzativo dell’adozione delle tecnologie, le implicazioni sulla formazione e l’esperienza e i vissuti dei pazienti e dei loro familiari. Gli autori sottolineano l’importanza che anche le applicazioni di digital health generino valore aggiunto nell’assistenza e nel percorso di cura.
Elementi strategici delle linee guida inerenti al modello digitale dell’assistenza domiciliare
Scritto da Maria Cristina Ghiotto - Alice Borghini - Mimma CosentinoLe Linee guida contenenti il modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare sono una pietra fondante della Missione 6 Componente 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’articolo sottolinea come il documento – frutto di un lavoro multidisciplinare – si inserisca nel contesto degli interventi di riforma dell’assistenza territoriale guidati dal principio che restituisce all’abitazione del paziente la funzione di “primo luogo di cura”. Gli obiettivi sono il miglioramento dell’efficienza dell’assistenza, l’equità delle cure, la riduzione dei tempi di degenza e l’introduzione della telemedicina come strumento per agevolare l’assistenza domiciliare. L’articolo illustra l’unitarietà della visione che ha orientato la stesura del documento, le fasi che caratterizzano la messa in atto del processo e il razionale delle caratteristiche della piattaforma tecnologia pensata per garantire al paziente la migliore assistenza a distanza.
Intelligenza artificiale e cure primarie: l’importanza delle regole condivise per un’implementazione dei campi di applicazione
Scritto da Alice Borghini - Francesco Enrichens - Elisa Guidotti - Michela Santurri - Antonio Paris - Simona PaoneLe importanti e talvolta radicali novità introdotte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza accompagnano l’innovazione che, a ritmi straordinariamente rapidi, sta venendo apportata dalla digital health all’assistenza sanitaria. L’articolo dei ricercatori dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari Regionali fa il punto sulle soluzioni di intelligenza artificiale (IA) che stanno trasformando le cure primarie, sottolineando come le applicazioni della stessa IA non riguardino solo l’assistenza domiciliare ma tocchino direttamente anche la predizione del rischio, il population health management, le consultazioni mediche e il triage, fino a rendere di più immediata esecuzione procedure come la trascrizione delle visite face-to-face o il digital health coaching, vale a dire la promozione della salute attraverso il supporto costante rivolto al paziente sofferente di patologie croniche.
Riflessioni metodologiche per una corretta valutazione del machine learning in ambito sanitario
Scritto da Marco Manca - Giuseppe Mancia - Fidelia Cascini - Giovanni Corrao - Michele Nichelatti - Chiara Rabbito - Giovanni Rinaldi - Antonio Vittorino GaddiLa rassegna fa il punto sul potenziale delle applicazioni di machine learning in ambito sanitario. La panoramica tocca anche elementi di particolare rilievo e poco frequentati dalla letteratura scientifica riguardanti gli aspetti etico-legali insiti nella definizione delle responsabilità di chi “disegna” il sistema di gestione dei dati, di chi si muove nel cosiddetto ambiente di smart-home e di dovrà “governare” l’esito delle cure. Gli autori sottolineano come l’obiettivo della ricerca sull’intelligenza artificiale in sanità sia quello di generare una “intelligenza benefica” informata al principio di massima beneficialità e minima malecificialità, all’interno di obiettivi chiari e predefiniti che possano dunque permettere una costane valutazione dei risultati ottenuti.