osservatorio buone praticheDi Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute

Il primo incontro con i responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza delle aziende sanitarie è stata una prima, grande, occasione per verificare i nuovi modelli che ci aiuteranno nella prevenzione contro gli sprechi e la corruzione in sanità insieme a tutti i protagonisti sul campo.
Un momento utile per spiegare a tutti che non ci saranno all’interno degli ospedali nuovi sceriffi per difendere la cassa, ma tutori di un metodo che possono applicare grazie a nuovi strumenti di prevenzione. Perché per reprimere c’è l’azione della magistratura, che svolge un lavoro importantissimo ma dopo che i fatti di corruzione sono già avvenuti. Per noi è importante prevenire, la corruzione ma anche gli sprechi, affinché ogni euro stanziato per la sanità venga speso in cure, terapie, tecnologie, infrastrutture, personale. Intervenire prima per porre fine a sperperi sempre odiosi ma che quando vengono perpetrati in sanità diventano il peggio dell’immoralità, perché quei soldi, quegli sprechi e quei furti sottraggono risorse ai malati, le persone più fragili. È per questo che porre in campo strumenti utili di prevenzione contro ogni livello di corruzione è stato uno dei principali obiettivi che ho perseguito col massimo dell’impegno.
Con il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone abbiamo immediatamente condiviso l’idea che la chiave più efficace per recuperare sul terreno del corretto utilizzo delle risorse disponibili era studiare e mettere in pratica modelli che accompagnassero i responsabili delle singole aziende sanitarie.
È cominciato così un percorso nuovo, fatto di strumenti da mettere in campo scrupolosamente in ogni azienda sanitaria italiana. Consegnare il giusto supporto agli operatori era l’obiettivo da raggiungere. È questo il lavoro che abbiamo fatto. Ci siamo riusciti grazie all’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, organo tecnico capace di supportare lo Stato e le Regioni nei processi di cambiamento.
Il Protocollo d’intesa siglato tra AGENAS e Anac ha rappresentato la base d’azione che ci ha consentito di creare questi strumenti di analisi e monitoraggio, l’azione che rendesse concreto il contrasto a ogni fattore di rischio per il corretto utilizzo delle risorse a disposizione del Sistema sanitario: modelli innovativi che mettessero a nudo conflitti d’interesse e criticità, che facessero immediata luce su possibili zone d’ombra, purtroppo presenti in ogni attività dove circola denaro.
Gli strumenti ora ci sono e AGENAS, braccio operativo del Ministero della Salute, è oggi disponibile in modo concreto nell’attività di supporto agli operatori che in ogni azienda rappresentano l’avamposto contro ogni fenomeno di spreco e corruzione.
Insieme a tutti i provvedimenti varati in questi ultimi anni, ricordo l’Albo nazionale per la nomina dei Direttori generali e amministrativi delle aziende, la centralizzazione dell’acquisto di beni e servizi, i Piani di rientro aziendali con il commissariamento delle strutture sanitarie colpite da fenomeni di corruttivi, guardiamo con fiducia all’applicazione del protocollo Ministero della Salute - AGENAS - Autorità Anticorruzione, che insieme rappresentano una grande forza al fianco degli operatori, in una grande alleanza con loro, per pretendere tutti insieme il corretto utilizzo delle risorse stanziate in favore del Servizio sanitario nazionale.

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Sanità nelle Regioni 

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