Di Lucia Borsellino, Responsabile del coordinamento dei programmi di sviluppo e ricerca dell’AGENAS e della formazione manageriale
Responsabili di prima generazione. Così molti Responsabili della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) si sono definiti durante la tre giorni a loro dedicata organizzata da AGENAS dal 26 al 28 ottobre che ha riunito rappresentati delle aziende sanitarie di tutta Italia. Una platea, quella dei RPCT, che ci ha fatto percepire come sia fondamentale costruire un sistema di rete e di supporto tecnico organizzativo costante, per far crescere una nuova consapevolezza della necessità di una cultura diffusa di condivisione dei valori dell’etica e della responsabilità, per innalzare i livelli di integrità e di produttività e valorizzare le competenze nel nostro sistema sanitario. In questo senso AGENAS, insieme ad ANAC e su mandato del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, in questi ultimi due anni ha avviato un percorso che definirei “irreversibile”. Siamo partiti dall’“analisi dei bisogni” che sono emersi dalle prime esperienze dei RPCT nella redazione dei primi Piani di Prevenzione della Corruzione all’interno delle singole aziende. Mettere insieme con ANAC e Ministero più di 120 professionisti con varie esperienze del settore in sette tavoli tematici per analizzare e proporre soluzioni alle maggiori criticità emerse, è stata la chiave del successo di questa iniziativa. Con l’ultimo PNA approvato questa estate, gli strumenti a disposizione sono ormai numerosi e focalizzati sui bisogni. E la tre giorni di incontri appena conclusa è servita anche ad ascoltare le necessità dei professionisti chiamati a mettere in pratica i piani, le azioni di diretta responsabilità e di vigilare sulla corretta attuazione delle misure previste nei piani stessi. In molte aziende, come detto, i dirigenti a cui è stata assegnata questa responsabilità hanno sperimentato sul campo la prima fase di attuazione delle norme in materia di trasparenza e di prevenzione della corruzione. Si avverte pertanto l’esigenza diffusa di investire su un progetto formativo dedicato che accompagni questa nuova fase di implementazione dei piani e di attuazione delle nuove indicazioni per il settore sanitario maturate in un contesto in continua evoluzione.
L’impegno che AGENAS ha quindi programmato di portare avanti è di investire sulla crescita culturale e professionale di questa prima generazione di professionisti su tematiche di maggiore impatto a livello aziendale: dalla metodologia di mappatura dei processi e di valutazione dei rischi, alla trattazione di temi quali il conflitto di interessi, gli acquisti, i rapporti con gli erogatori privati di attività sanitarie, le sperimentazioni e sponsorizzazioni, la gestione delle liste d’attesa e l’attività intramoenia, fino ad arrivare ad analisi di maggiore dettaglio dei singoli processi sottesi alle varie aree e alla costruzione di specifici indicatori di rischio. Il tutto, in una logica di crescita del profilo professionale del Responsabile che, in quanto figura sempre più centrale e trasversale all’organizzazione nelle sue capacità e possibilità di intervento, necessita di adeguato sostegno nell’espletamento della propria funzione, perché non sia percepita all’interno dell’azienda quale foriera di adempimenti burocratici, ma di supporto ai professionisti e alla direzione aziendale nella definizione di modelli di governo dei processi organizzativi rispettosi dei principi di equità, efficienza, efficacia, di buon andamento e di sostenibilità per la sanità pubblica e, più in generale, per il sistema di welfare.