La valutazione della formazione è entrata a far parte delle attività strategiche delle organizzazioni sanitarie, in considerazione della necessità da un lato di garantire ai cittadini la qualità e la sicurezza delle cure offerte, dall’altro di contenere i costi dei servizi. Oggi è sempre più sentita l’esigenza di una valutazione della formazione che consenta di misurare lo sviluppo individuale in funzione degli obiettivi strategici dell’organizzazione sanitaria e richiede perciò metodologie affidabili che forniscano al management aziendale strumenti ed indicatori validi e confrontabili. Un altro aspetto fondamentale e poco considerato è la valutazione dell’impatto costi/efficacia della formazione, particolarmente importante in una fase di contrazione delle risorse a disposizione per i programmi formativi.
In tale contesto s’inserisce il progetto elaborato da Gutenberg, Federazione IPASVI e Fondazione per la Sicurezza in Sanità diretto a sviluppare e validare un modello integrato per la misurazione qualitativa e quantitativa dell’impatto della formazione continua in sanità, focalizzato sia sull’apprendimento individuale che organizzativo.
In particolare, il gruppo di lavoro ha disegnato una balance scorecard che integra fattori strutturali, di processo e di risultato dei progetti formativi per la sicurezza dei pazienti, sperimentata con un corso originale in FAD sull’utilizzo sicuro dei farmaci e che ha visto la partecipazione di 11 aziende sanitarie distribuite su tutto il territorio nazionale.
Il modello di valutazione elaborato prevede una misurazione dei fattori individuali (dati sociodemografici, conoscenze, attitudini dei professionisti sanitari) e organizzativi (applicazione buone pratiche, indicatori clinici, cultura della sicurezza) e una misurazione successiva al corso: indicatori di processo (tempi, modi e uso degli strumenti web 2.0), indicatori di esito e follow up a 6 e 12 mesi.
Concludendo per quel che riguarda la validità del modello, è stato rilevato che ben 13 degli indicatori di valutazione sui 17 proposti sono stati applicati da tutte le strutture partecipanti, con una sostanziale conferma dell’applicabilità del modello che potrebbe integrare i sistemi ECM e l'implementazione buone pratiche.
Per approfondimenti: