Nel corso dell’Incontro informale dei Ministri della sanità dell’Unione europea che si è svolto a Milano nei giorni 22/23 settembre (vedi notizia in questa newsletter “I fatti del mese”) è stata sottolineata da tutti i partecipanti la rilevanza dell’azione legislativa condotta in Italia sul tema delle cure palliative. Dalla pubblicazione della legge38/2010 in Italia il dolore e la sofferenza devono essere considerati, riconosciuti, trattati, per limitarne l'impatto sulla qualità di vita e per restituire dignità alla persona. Si impegna tutto il sistema sanitario nella lotta contro il dolore inutile e contro la sofferenza, attraverso l'introduzione del diritto di accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore in ordine a momenti e fasi dell'esistenza umana, connessi alla convivenza con malattie croniche-degenerative, a condizioni protratte di sofferenza e di dolore, riconoscendo l'importanza del mantenimento dell'autonomia e della qualita' di vita della persona.
L’esperienza della normativa adottata dall’Italia è stata portata, nel corso dell’incontro, all’attenzione dei Ministri UE, sottolineando l’importanza del concetto fondamentale espresso dalla legge, che può essere individuata nel termine “rete”; una relazione dinamica tra professionisti del settore e strutture sanitarie dedicate rispettivamente alle cure palliative, alla terapia del dolore e al paziente pediatrico. Tutto questo deve avvenire senza dimenticare il principio fondamentale dell'umanizzazione delle cure, inteso come l'attenzione a tutti gli aspetti della persona, non solo fisici, ma anche psicologici e relazionali. Tale approccio implica che i professionisti sanitari si rendano partecipi dei bisogni, delle opportunità e delle risorse delle persone assistite e delle loro famiglie.
A questo proposito, è bene ricordare che Agenas ha realizzato l’Osservatorio nazionale delle Buone Pratiche nelle Cure Palliative, un servizio rivolto sia ai cittadini sia alle strutture erogatrici, finalizzato a integrarsi con gli obiettivi di monitoraggio previsti dall’articolo 9 della Legge n. 38/2010 e provvedimenti attuativi, con particolare riferimento agli aspetti qualitativi e alle modalità di sviluppo delle reti di Cure Palliative.
L’Osservatorio ha finora sviluppato un’attività di monitoraggio relativa alle Unità di Cure Palliative Domiciliari, di base e specialistiche, e ha avviato uno studio osservazionale sull’integrazione della medicina palliativa con la medicina generale. Nei mesi prossimi incrementerà un’attività di approfondimento relativa allo sviluppo delle reti locali di cure palliative nelle sue diverse articolazioni.
In occasione del XXI Congresso della Società Italiana di Cure Palliative che si svolgerà ad Arezzo dal 9 al 12 ottobre p.v., l’Agenzia presenterà i risultati del monitoraggio condotto dall’Osservatorio Buone Pratiche nelle Cure Palliative e dei progetti di ricerca Teseo e Arianna, progetti fortemente improntati all’attuazione dei principi stabiliti dalla legge n. 38 del 2010, sviluppati nell’ambito dell’Osservatorio delle Buone Pratiche nelle Cure Palliative domiciliari con l’obiettivo di valutare l’impatto dell’applicazione di un modello integrato di cura che vede coinvolte, nell’ambito delle Reti locali di Cure Palliative, Unità di Cure Palliative domiciliari e Medici di medicina generale (LINK evento).