È tornata l’estate e sono tornate a far parte della nostra quotidianità espressioni quali: temperature record, afa, ondate di calore, giorni da bollino rosso… Le temperature elevate rappresentano un pericolo per tutti e soprattutto sono una vera minaccia per la salute delle fasce di popolazione più fragile: anziani, donne in gravidanza, bambini piccoli, malati cronici. Per questo anche nel 2014 il Ministero della Salute ha attivato il programma Estate sicura. Dal 3 giugno al 15 settembre il Sistema nazionale di previsione allarme ondate di calore, permette oltre alla previsione, la sorveglianza e la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione.  Dislocato in 27 città italiane consente di individuare,  per ogni specifica area urbana, le condizioni meteo-climatiche che possono avere un impatto significativo sulla salute dei soggetti vulnerabili. In base a questi modelli vengono elaborati dei bollettini giornalieri per ogni città, in cui sono comunicati i possibili effetti sulla salute delle condizioni meteorologiche previste a 24, 48 e 72 ore. I bollettini sono pubblicati sul portale del Ministero della Salute (LINK) e sono diffusi quotidianamente ai Centri di riferimento locali individuati dalle Amministrazioni competenti, per l’attivazione, in caso di necessità, di piani di intervento a favore della popolazione vulnerabile. Sempre nel sito del  Ministero si possono consultare un vademecum divulgativo rivolto alla popolazione, il “Decalogo” per un’estate sicura, poi opuscoli destinati a medici, personale delle strutture per  anziani e personale che assiste gli anziani. Inoltre dall’estate 2012 viene sperimentato a livello nazionale un sistema di monitoraggio degli effetti sulla salute associati alle ondate di calore, attraverso l’uso dei dati dei flussi informativi dell’emergenza sanitaria - 118 e del Pronto soccorso relativi ad alcune strutture sentinella.

Pronto soccorso che, in particolari periodi dell’anno, denuncia problemi e criticità. Gli ultimi dati  dicono che sono 24 milioni ogni anno le persone che vi hanno fatto ricorso. Molti di coloro che si rivolgono alle strutture di emergenza-urgenza presentano problemi di tipo sociale, ci sono anziani malati, persone fragili, con patologie complesse. In estate poi sono frequenti malori e svenimenti per abbassamento di pressione o disidratazione, solo per fare due esempi. Il panorama dei motivi che portano al PS è quindi molto vasto tanto che negli ultimi anni si è rilevato un incremento del ricorso ai servizi di emergenza-urgenza. Spesso però l’aumento è dovuto anche alla carenza di informazioni a disposizione dei cittadini in merito all’utilizzo di tale servizio. Per rispondere alle domande, dubbi e incertezze, ma anche per dare disposizioni e consigli utili per momenti difficili in cui le persone possono essere prese dall’ansia o dal panico, è stata predisposta un’attenta Campagna informativa nazionale su “Il corretto uso dei servizi di emergenza-urgenza”. La campagna, realizzata dal Ministero della Salute, dall’Agenas, in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, ha l’obiettivo di fornire a tutti i cittadini, e in particolar modo ai giovani e agli stranieri, maggiori informazioni su cosa sono, come funzionano e quando utilizzare il 118, il Pronto soccorso e il servizio di continuità assistenziale (ex Guardia medica). L’iniziativa rientra nei compiti dell’Agenzia per promuovere lo sviluppo dell’empowerment del cittadino, quel processo  “attraverso il quale le persone, le organizzazioni e le comunità acquisiscono competenza sulle proprie vite, al fine di cambiare il proprio ambiente sociale e politico per migliorare l’equità e la qualità di vita”. L’Agenzia ha realizzato un testo (tradotto in 10 lingue) e ha bandito quattro concorsi di idee per l'ideazione del logo, dello slogan, del poster e del video/spot della Campagna per diffondere il messaggio in modo efficace, semplice e creativo. È stato messo a punto un piano di diffusione nazionale della campagna che ha individuato nei mass media tradizionali e nei social media innovativi i canali principali. Le Regioni, infine, hanno declinato la Campagna informativa attraverso diverse azioni, secondo le esigenze del territorio e in stretta collaborazione con le Istituzioni scolastiche, i professionisti della sanità, le comunità straniere, le organizzazioni di volontariato.

“Essere Pronto aiuta il Soccorso” si legge nella home del portale emergenzaurgenza.agenas.it realizzato da Agenas, perché essere più informati permette di rivolgersi al servizio più adatto alle proprie necessità, aiutando il buon funzionamento dei servizi di emergenza-urgenza. Nel sito è possibile consultare le schede: che cosa è il numero 118; chiamare il numero 118; in attesa dei soccorsi; il Pronto soccorso; l'accesso al Pronto soccorso; il servizio di continuità assistenziale.

Alcuni esempi? La scheda n. 4 informa che “Il Pronto soccorso ospedaliero è la struttura che garantisce esclusivamente il trattamento delle emergenze-urgenze, ovvero di quelle condizioni patologiche, spontanee o traumatiche, che necessitano di immediati interventi diagnostici e terapeutici.” Quindi non bisogna andare per: evitare liste di attesa, ottenere compilazioni di ricette, evitare di interpellare il proprio medico curante, comodità, abitudine, evitare il pagamento del ticket. La scheda n. 5 fa conoscere il “Triage”, il metodo con cui si valuta il livello di urgenza. Codice rosso: molto critico, in pericolo di vita; codice giallo: mediamente critico; codice verde: poco critico, assenza di rischi evolutivi; codice bianco: non critico, pazienti non urgenti. Al Pronto soccorso ha la precedenza il paziente più grave e non chi arriva per primo… Sono solo alcune delle raccomandazioni, un importante vademecum per i momenti di difficoltà.

 

 

 

 

 

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