Il nome è suggestivo: Luna. È il Progetto autofinanziato di Agenas per lo Sviluppo e la validazione di un set di indicatori per monitorare la Long Term Care degli anziani non autosufficienti ed è la prosecuzione del “Progetto PIC - Presa In Carico” (2010- 2012) di Agenas presentato nel corso di un convegno nazionale svoltosi al Ministero della Salute nel marzo 2012.
Se lo scopo del Progetto PIC era la “valutazione dell’efficacia e dell’equità di modelli organizzativi territoriali per l’accesso e la presa in carico di persone con bisogni sociosanitari complessi”, Luna, attraverso l'elaborazione e la verifica di una serie di indicatori, intende sviluppare e sperimentare un sistema di monitoraggio dei percorsi assistenziali delle persone anziane con bisogno socio-sanitario complesso per facilitare la programmazione, il governo e la valutazione dei servizi che riguardano appunto gli anziani. Un contributo per affrontare una delle sfide del SSN: garantire assistenza integrata, efficace e appropriata per tutte le persone che presentano malattie cronico-degenerative e bisogni complessi.
In Italia si stima una presenza di circa 4 milioni di cittadini non autosufficienti, di cui circa 3,5 milioni sono anziani (Censis, 2012). Secondo l’Istat gli anziani over 65 disabili sono il 19,2%. Il progressivo e inesorabile invecchiamento della popolazione, tenendo presente che l’Italia si caratterizza per un’aspettativa di vita tra le più elevate in Europa, farà crescere in modo considerevole il fenomeno della non autosufficienza nei prossimi anni. La percentuale delle persone ultra 80enni, sulla popolazione complessiva, passerà infatti da circa il 6% nel 2011 al 7,7% nel 2025 e al 15,5 nel 2060, come evidenziato dalle proiezioni Istat del 2012.
Partito nel marzo 2013 il Progetto avrà la durata di 18 mesi; partner scientifici l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l'Istituto di Igiene, l'Agenzia Regionale di Sanità Toscana, l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, mentre l’advisory board vede la partecipazione di diversi esperti universitari e istituzionali sul tema dell’assistenza primaria e gestionale della cronicità. Le Regioni coinvolte: Emilia Romagna, Lombardia, Puglia, Toscana, Veneto.
In particolare si tratta di consolidare e validare un sistema di indicatori che attraverso l’utilizzo dei dati amministrativi derivanti dai flussi NSIS, schede di dimissione ospedaliera, PS, farmaceutica, e soprattutto dai flussi SIAD, assistenza domiciliare, e FAR, assistenza residenziale e semiresidenziale, monitori il processo di presa in carico di anziani di età uguale e superiore ai 65 anni con bisogni socio sanitari complessi. Gli indicatori valutano diversi ambiti qualitativi come: l’accessibilità (il rapporto tra gli utenti presi in carico dai servizi territoriali e la domanda di assistenza stimata tramite gli anziani non autosufficienti attesi nella zona); la continuità assistenziale (il legame ospedale-territorio, misurando quanti, dei dimessi ospedalieri, vengono presi in carico dai servizi territoriali e quanti, dei presi in carico, provengono dall’ospedale); la tempestività (il tempo di attesa, in giorni, tra la valutazione multidimensionale e l’erogazione dell’assistenza); l’efficacia (se il piano di assistenza è capace di prevenire eventi acuti avversi, misurati come ricoveri ospedalieri o accessi al pronto soccorso durante la presa in carico) e infine l’appropriatezza (la corrispondenza tra esito della valutazione multidimensionale e assistenza erogata).
Il percorso del progetto prevede la convocazione di workshop, a cui partecipano gli operatori sociali e sanitari delle zone individuate dalle varie Regioni, come ambiti locali nei quali sperimentare l’utilizzo dei report prodotti, quindi, la realizzazione di audit di governo nei quali discutere quanto emerso dagli indicatori e decidere eventuali nuove strategie o cambiamenti organizzativi nei servizi, infine la realizzazione di focus group che mettano in luce le impressioni degli operatori, le criticità e i punti di forza dello strumento.
Il sistema così delineato è finalizzato, infatti, a informare gli attori del governo clinico ai diversi livelli: distrettuale, aziendale, regionale, nazionale, permettendo così l’osservazione e il controllo dell’appropriatezza clinica e organizzativa.
Per approfondimenti: Quaderno di Monitor 2012 “La presa in carico degli anziani non autosufficienti” (PDF 3 mb)