Di Ida Angela Nicotra, Consigliera dell’Agenzia Nazionale Anticorruzione
Il settore sanitario costituisce, per le sue peculiarità, uno dei principali ambiti di approfondimento da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione ove è stato sperimentato, con maggiore soddisfacimento in termini di lavoro prodotto ed azioni intraprese, un metodo che fonda sulla collaborazione interistituzionale la strategia per pianificare attività di analisi, ricognizione di dati e informazioni, valutazione, definizione di modelli di mappatura dei processi e identificazione dei relativi rischi, proposizione di misure specifiche e modalità di verifica delle stesse. È in questa prospettiva che con il Protocollo d’intesa tra ANAC e AGENAS sottoscritto nel novembre 2014, si è dato avvio ad una sistematica e sinergica attività congiunta, sostenuta e partecipata dal Ministero della salute, con il comune obiettivo di affrontare i temi della trasparenza e della prevenzione della corruzione nel settore sanitario. Le specificità e le complessità del sistema hanno infatti richiesto un approccio tecnico mirato che portasse ad una maggiore contestualizzazione ed aderenza delle misure di trasparenza e di prevenzione all’organizzazione sanitaria, partendo da conoscenze, competenze ed esperienze specifiche di settore. Le attività scaturenti dal Protocollo hanno portato, fin dal loro avvio, alla definizione di una sezione specifica per la sanità in sede di aggiornamento 2015 del Piano Nazionale Anticorruzione, adottato con Determinazione dell’Autorità n. 12 del 28 ottobre del 2015. La Determinazione ANAC n. 12/2015 costituisce indirizzo vincolante per le aziende sanitarie e gli enti assimilati del SSN per l’adozione e attuazione dei piani triennali di prevenzione della corruzione e di trasparenza aziendali e per il collegamento di questi ultimi con il sistema di valutazione delle performance delle aziende sanitarie e delle relative articolazioni aziendali, formando oggetto di valutazione dirigenziale anche in sede contrattuale. Per la prima volta, sono state costruite per il settore sanitario misure ad hoc di prevenzione dei fattori di rischio e di rafforzamento della trasparenza, che prendono spunto anche dall’esperienza maturata da ANAC con la verifica dei precedenti piani triennali, la cui analisi ha consentito di individuare carenze metodologiche, criticità e buone prassi che, proprio con riferimento al settore sanitario, sono emerse fin dalle prime verifiche tanto da richiedere una sezione specifica del PNA. Siamo convinti che il principale antidoto al verificarsi di fattori di rischio corruttivo sia, in sanità come in tutti i settori della P.A., il rafforzamento della trasparenza, intesa come il più strutturale degli interventi di prevenzione. E sul concetto di prevenzione occorre fare una riflessione: essa consiste nell’agire prima che un evento si verifichi perché non si verifichi. Essa è il paradigma del “non-essere”. È per questo che spesso di tale attività di prevenzione non si percepisce l’impatto, in quanto gli effetti di sistema che ne derivano, poiché producono evidenze nel medio lungo periodo, non sono immediatamente misurabili. La trasparenza è tuttavia la condizione predisponente per mettere in chiaro tutti gli snodi di un’organizzazione nei vari cicli e processi produttivi e a tutti i livelli di responsabilità, che consente di rendere visibili criteri di scelta, comportamenti, prassi amministrative, criticità e, più in generale, di favorire l’accesso - non mediato - a dati e informazioni rispetto all’operato di una pubblica amministrazione.
Il miglioramento atteso, sia nella forma che nei contenuti, della pianificazione da parte delle aziende sanitarie, degli interventi e delle azioni di rafforzamento della trasparenza dei processi all’interno dell’organizzazione, ha portato a proseguire la collaborazione intrapresa con AGENAS e il Ministero della Salute, non solo per l’aggiornamento della sezione sanità del PNA, ma anche per la definizione di “indicatori di rischio” che consentano di misurare in maniera standardizzata ed oggettiva, l’effettiva applicazione delle misure relative alle singole aree “sensibili” individuate.
Una seconda tappa ha portato quindi alla definizione dell’ulteriore aggiornamento della sezione sanità di cui alla Determinazione ANAC n. 831 del 3 agosto 2016 (PNA 2016), frutto del lavoro di sette tavoli tecnici tematici congiunti che hanno affrontato svariati temi dal profilo e ruolo del responsabile della prevenzione della corruzione, al conflitto di interessi, alle nomine, agli acquisti, alla rotazione degli incarichi, ai rapporti con gli erogatori privati di attività sanitarie, alla gestione dei tempi e delle liste di attesa e dell’attività libero professionale intramoenia, alle sperimentazioni cliniche.
In questa sede sono stati già anticipati alcuni degli indicatori di rischio che saranno utilizzati nella nuova fase di attività che vede estendersi il rapporto di collaborazione istituzionale anche all’ambito delle verifiche, in seno al neo costituito Nucleo operativo di coordinamento (NuOC) composto da ANAC, Ministero della Salute e AGENAS.
Il NuOC è l’organismo ove vengono individuate le priorità di azione e pianificate le attività congiunte di verifica, controllo e valutazione anche sul campo. A riguardo è stata prevista l’organizzazione presso ANAC di un Registro del personale ispettivo del Ministero della salute e di AGENAS che interverrà a supporto delle attività di verifica dei Piani Triennali, di competenza di ANAC, per monitorare il grado di attuazione e implementazione delle misure di trasparenza e integrità e di prevenzione della corruzione da parte degli enti del Servizio sanitario nazionale.
Per queste finalità il NuOC ha recentemente approvato il programma di un percorso formativo ad hoc per il personale coinvolto nelle attività di verifica che sarà avviato entro l’anno, per uniformare e standardizzare prassi, metodi e strumenti operativi in conformità alle procedure messe a punto da ANAC, integrandole con la metodologia di verifica e misurazione in uso ad AGENAS e al Ministero della Salute. L’integrazione delle metodologie e degli strumenti sarà necessaria anche a contestualizzare le attività di verifica rispetto alle peculiarità della singola organizzazione aziendale a supporto della stessa e di coloro, come i Responsabili della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), che all’interno di essa svolgono funzioni strategiche.
Gli incontri organizzati da AGENAS con i RPCT, rappresentano, in questa direzione, la più concreta espressione della fattività di questo percorso che noi consideriamo in primo luogo una “strategia di affiancamento” volta al perseguimento di un reale miglioramento del sistema sotto tutti i profili, dall’affermazione dei valori di legalità ed integrità, alla garanzia dell’equità di accesso alle cure, all’accrescimento reale dei livelli di qualità del servizio reso ai cittadini.