Sarà per la riscoperta dell’importanza dell’aggiornamento professionale in medicina, sarà la consapevolezza che la sanità è in continuo divenire, quel che è certo è che l’Educazione continua in medicina è un settore in espansione. I dati forniti dalla Commissione nazionale ECM, presentati a Roma in occasione della sesta Conferenza nazionale, svoltasi il 24 e il 25 novembre, indicano con precisione certosina che l’ECM cresce, in particolare quella a distanza.

Tutto iniziò con il D.Lgs. 502/1992 integrato dal D.Lgs. 229/1999 che stabilirono l'obbligo della formazione continua per i professionisti della sanità. Un campo più volte normato e che dal 1° gennaio 2008, con l’entrata in vigore della Legge 24 dicembre 2007, n. 244, ha sancito il trasferimento all’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali della gestione amministrativa del programma di ECM e il supporto alla Commissione Nazionale per la Formazione Continua, prima competenze del Ministero della Salute.

Tra l’altro, l’Accordo Stato Regioni del 1° agosto 2007, che definisce il riordino del Programma di Formazione Continua in Medicina e stabilisce la nuova organizzazione e le nuove regole per la governance del sistema ECM del triennio 2008-2010, individua nell’Agenas la "casa comune" a livello nazionale, in cui collocare la Commissione nazionale e gli organismi che la corredano.

Ma torniamo ai dati attuali che indicano che la formazione procede a vele spiegate. Circa 1.200.000 professionisti della sanità destinatari della formazione, 1.100 provider nazionali e 300 provider regionali; e ancora, quasi 35mila eventi formativi tra residenziali e FAD nel 2014, tremila in più rispetto l’anno precedente.

Le cifre, inoltre, ci dicono che quelli che possono, scelgono la formazione 2.0: basti pensare che gli eventi di formazione a distanza nell’ultimo triennio hanno quasi triplicato il loro peso, passando da 600 a 1.600.

E a crescere e a irrobustirsi è anche il sistema di controllo e di verifiche, ispirato non certo ad una logica inquisitoria o ispettiva, ma necessario per rafforzare i punti di forza e correggere le eventuali criticità. Da gennaio a novembre 2014 sono state 260 le visite effettuate dagli organi di controllo ai provider, verifiche dirette a consentire il passaggio da provider provvisorio a standard.

Attualmente risultano 777 provider provvisori e 327 standard, 44 i provider in valutazione per accreditamento provvisorio e 442 quelli in valutazione per accreditamento standard. Mentre i provider cancellati, sospesi o ritenuti inammissibili sono 885.

Tra i sistemi regionali convenzionati con Agenas ci sono stati 283 accreditamenti e 194 dinieghi.

Per quel che riguarda l’offerta formativa, la parte del leone spetta ai medici chirurghi (68%), seguiti da infermieri (28%) e riabilitazione (25%), in coda farmacisti (10%), odontoiatri e psicologi (8%).

In occasione della sesta Conferenza nazionale Ecm, Francesco Bevere, Direttore Generale dell’Agenas ha ricordato che: “Ogni attore che svolge un ruolo di responsabilità nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, è consapevole del fatto che per gestire e guidare il cambiamento deve poter contare su collaboratori adeguatamente formati e motivati, che siano in grado di comprendere l’importanza del ruolo e degli obiettivi che gli sono stati assegnati dall’organizzazione e di reinterpretarli in chiave strategica. La formazione in sanità, infatti, oltre ad alimentare le conoscenze, le capacità e le competenze delle persone che la compongono, risveglia il senso di appartenenza di ciascuno.

Per quel che riguarda in particolare il ruolo dell’Agenzia, Bevere ha evidenziato: “la responsabilità e l’importanza del ruolo di Agenas e di tutti gli attori coinvolti nel sistema ECM, di garanzia di una formazione di qualità, efficace e rispettosa degli standard previsti. La Conferenza è anche un’occasione per porre l’attenzione sul sistema di verifica degli eventi formativi, strumento quest’ultimo che sarà potenziato affinché la qualità della formazione in sanità sia sempre più elevata”.

 "I dati dimostrano che la formazione negli ultimi anni è diventata un valore per i nostri professionisti sanitari, un'opportunità che dobbiamo saper cogliere, garantendo una formazione di qualità, più snella, meno burocratica, ma più partecipata". È stato il commento di  Achille Iachino, segretario della Commissione Nazionale per la Formazione Continua, nonché Direttore dell'area funzionale ECM Agenas.

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