Ricerca Corrente

Responsabile scientifico: Giovanni Caracci

Referente Agenas: Barbara Labella labella@agenas.it

Capofila: Agenas

Unità operative

  • Centro Gestione Rischio Clinico, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Regione Toscana
  • Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Regione Lombardia
  • Azienda Ospedaliero-Universitaria Consorziale Policlinico di Bari, Regione Puglia

Abstract

Negli ultimi anni la Medicina della Riproduzione ha visto un aumento della sua rilevanza, atteso l’incremento della infertilità sia maschile e femminile e un accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita crescente. Nello specifico ambito della procreazione medicalmente  assistita sono stati introdotte pratiche e metodiche di verifica della qualità e in applicazione di Direttive europee (2004/23/CE, 2006/17/CE e 2006/86/CE), sono stati emanati specifici Decreti Legislativi (D.Lgs. 191/207 e D.Lgs. 16 del 2010) in materia di sicurezza e controllo del rischio insito all’utilizzo, approvvigionamento e controllo di tessuti e cellule umane (gameti, embrioni, ecc.) con la predisposizione di un apposito sistema di individuazione e di segnalazione degli eventi avversi.

Sussiste, tuttora, una difficoltà di approccio e di consapevolezza sulle modalità di applicazione e di utilizzo delle metodiche relative alla sicurezza medica.

Gli obiettivi del Progetto sono:

  • analizzare lo stato dell’arte della qualità e della sicurezza in ambito PMA individuando eventuali buone pratiche esistenti;
  • definire un glossario comune e condiviso, in linea con le principali indicazioni internazionali;
  • individuare punti critici del percorso e sperimentare gli strumenti di controllo dei rischi in tre Regioni.

La ricerca si articola in quattro fasi principali, di seguito elencate:

  1. analisi delle principali esperienze internazionali e nazionali di garanzia della qualità e della sicurezza nella PMA;
  2. condivisione di un glossario e di una mappa dei rischi specifici per la PMA con la predisposizione di indicatori;
  3. sperimentazione degli strumenti di controllo dei rischi e di riduzione degli errori;
  4. feedback della sperimentazione e progettazione di un percorso di formazione dei centri e degli operatori sanitari.

Output previsti:

  • Un glossario condiviso per la qualità e la sicurezza nella PMA;
  • Un sistema di indicatori e strumenti di controllo del rischio nella PMA;
  • Un pacchetto formativo per gli operatori dei centri di PMA.

Stato della ricerca: Concluso

Risultati della ricerca:

 

 

 

 

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