Il portale utilizza cookie tecnici per il corretto funzionamento delle pagine web e cookie di tracciamento anonimizzati per la produzione di statistiche sugli accessi che non necessitano del preventivo consenso dell'utente. Non sono utilizzati cookie di terze parti per la fruizione dei contenuti media.
In questa pagina sono contenuti i risultati prodotti dal Progetto Mattone "Tempi d’Attesa", che ha visto la responsabilità diretta dell’Agenas come coordinamento del progetto, con la collaborazione di cinque tra Regioni e Province Autonome (Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia, Toscana, Provincia Autonoma di Trento).
Il progetto È cominciato all’inizio del 2004 e si È concluso nel giugno del 2006. Durante il suo svolgimento ha prodotto un’ampia raccolta di elementi informativi (letteratura ed esperienze significative a livello nazionale ed internazionale, interviste ed incontri con esperti, sperimentazioni sul campo ecc.) che hanno permesso successivamente di formulare una serie di proposte, non solo per monitorare il fenomeno "Tempi di Attesa", ma anche per predisporre soluzioni e processi di miglioramento.
In questa pagina sono contenuti i risultati prodotti dal Progetto Mattone "Tempi d’Attesa", che ha visto la responsabilità diretta dell’Agenas come coordinamento del progetto, con la collaborazione di cinque tra Regioni e Province Autonome (Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia, Toscana, Provincia Autonoma di Trento).
Il progetto È cominciato all’inizio del 2004 e si È concluso nel giugno del 2006. Durante il suo svolgimento ha prodotto un’ampia raccolta di elementi informativi (letteratura ed esperienze significative a livello nazionale ed internazionale, interviste ed incontri con esperti, sperimentazioni sul campo ecc.) che hanno permesso successivamente di formulare una serie di proposte, non solo per monitorare il fenomeno "Tempi di Attesa", ma anche per predisporre soluzioni e processi di miglioramento.
L’Accreditamento rappresenta uno strumento di promozione del miglioramento continuo della qualità dei servizi e delle prestazioni, dell’efficacia e dell’appropriatezza nella pratica clinica e nelle scelte organizzative, nonché nell’uso delle risorse. Nel nostro sistema è stato introdotto con le riforme del Servizio Sanitario Nazionale degli anni ’90, allo scopo di individuare, sulla base di predefiniti criteri di qualità, i soggetti erogatori per conto e a carico del Servizio Sanitario Nazionale. La scelta italiana è stata quella di adottare un sistema di accreditamento “istituzionale”, per pubblica regolamentazione, affidato alle Regioni/Province Autonome, tenute a individuare i requisiti ulteriori di qualità, stabilire le procedure di rilascio e il sistema dei controlli. AGENAS promuove, in ottemperanza agli obiettivi strategici fissati dalla Conferenza Unificata in data 20 settembre 2007, iniziative di confronto e di omogeneizzazione dei diversi sistemi regionali attraverso: - Il supporto tecnico-operativo al Ministero della Salute e alle Regioni/Province Autonome con il fine di favorire lo sviluppo e l’implementazione del nuovo assetto istituzionale definito dal “Disciplinare tecnico per l’accreditamento”, approvato con l’Intesa Stato-Regioni del 20.12.2012 (rep. atti n. 259/CSR). AGENAS partecipa ai Tavoli Tecnici istituiti sul tema, tra cui il “Tavolo Tecnico per lo sviluppo e l’applicazione del sistema di accreditamento nazionale” (TRAC), volto alla definizione del cronoprogramma di adeguamento ai criteri, ai requisiti e alle evidenze del Disciplinare tecnico e all’individuazione dei criteri per il funzionamento degli organismi tecnicamente accreditanti (approvati con l’Intesa Stato-Regioni del 19.02.2015 -rep. atti n. 32/CSR). - La progettazione e la realizzazione di attività di formazione e aggiornamento degli auditor/valutatori degli Organismi Tecnicamente Accreditanti in accordo con quanto previsto dai Decreto del Direttore Generale della Programmazione Sanitaria del 20 novembre 2015 e del 19 luglio 2017. - Attività di osservazione, monitoraggio e valutazione del fenomeno tramite l’utilizzo di metodologie e procedure ampiamente consolidate, e in particolare attraverso i monitoraggi periodici sullo stato di implementazione dei percorsi di accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private e di ricognizione periodica delle norme regionali. - Promozione di specifiche attività di ricerca e approfondimento sul tema nonché di confronto con organizzazioni internazionali.
Il Decreto del Ministro della salute 19 dicembre 2022 definisce, in attuazione alle disposizioni del D. Lgs. 502/1992, le modalità di valutazione in termini di qualità, sicurezza e appropriatezza delle attività erogate, da applicarsi: - In caso di richiesta di accreditamento di nuove strutture pubbliche e private o per l’avvio di nuove attività in strutture preesistenti (art. 2); - Per la selezione dei soggetti privati ai fini della stipula degli accordi contrattuali (art. 3).
Le valutazioni relative agli articoli 2 e 3 verranno effettuate, tra l’altro, sulla base di elementi definiti dall’allegato A (art. 2 - rilascio di nuovi accreditamenti) e dall’allegato B (art. 3 - stipula accordi contrattuali). AGENAS viene individuata come soggetto coinvolto nella definizione di alcuni elementi costitutivi degli allegati A e B e ha il compito di elaborare un Report di monitoraggio annuale. Inoltre, il Decreto del Ministro della salute 26 settembre 2023 proroga il termine per l’adeguamento dell’ordinamento regionale alle disposizioni normative di cui all’articolo 5, comma 1 del DM 19 dicembre 2022, al 31 marzo 2024. Per approfondimenti: - DM 19 dicembre 2022 (PDF) - Parere dell’autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (PDF)
L’Accreditamento rappresenta uno strumento di promozione del miglioramento continuo della qualità dei servizi e delle prestazioni, dell’efficacia e dell’appropriatezza nella pratica clinica e nelle scelte organizzative, nonché nell’uso delle risorse. Nel nostro sistema è stato introdotto con le riforme del Servizio Sanitario Nazionale degli anni ’90, allo scopo di individuare, sulla base di predefiniti criteri di qualità, i soggetti erogatori per conto e a carico del Servizio Sanitario Nazionale. La scelta italiana è stata quella di adottare un sistema di accreditamento “istituzionale”, per pubblica regolamentazione, affidato alle Regioni/Province Autonome, tenute a individuare i requisiti ulteriori di qualità, stabilire le procedure di rilascio e il sistema dei controlli. AGENAS promuove, in ottemperanza agli obiettivi strategici fissati dalla Conferenza Unificata in data 20 settembre 2007, iniziative di confronto e di omogeneizzazione dei diversi sistemi regionali attraverso: - Il supporto tecnico-operativo al Ministero della Salute e alle Regioni/Province Autonome con il fine di favorire lo sviluppo e l’implementazione del nuovo assetto istituzionale definito dal “Disciplinare tecnico per l’accreditamento”, approvato con l’Intesa Stato-Regioni del 20.12.2012 (rep. atti n. 259/CSR). AGENAS partecipa ai Tavoli Tecnici istituiti sul tema, tra cui il “Tavolo Tecnico per lo sviluppo e l’applicazione del sistema di accreditamento nazionale” (TRAC), volto alla definizione del cronoprogramma di adeguamento ai criteri, ai requisiti e alle evidenze del Disciplinare tecnico e all’individuazione dei criteri per il funzionamento degli organismi tecnicamente accreditanti (approvati con l’Intesa Stato-Regioni del 19.02.2015 -rep. atti n. 32/CSR). - La progettazione e la realizzazione di attività di formazione e aggiornamento degli auditor/valutatori degli Organismi Tecnicamente Accreditanti in accordo con quanto previsto dai Decreto del Direttore Generale della Programmazione Sanitaria del 20 novembre 2015 e del 19 luglio 2017. - Attività di osservazione, monitoraggio e valutazione del fenomeno tramite l’utilizzo di metodologie e procedure ampiamente consolidate, e in particolare attraverso i monitoraggi periodici sullo stato di implementazione dei percorsi di accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private e di ricognizione periodica delle norme regionali. - Promozione di specifiche attività di ricerca e approfondimento sul tema nonché di confronto con organizzazioni internazionali.
Il Decreto del Ministro della salute 19 dicembre 2022 definisce, in attuazione alle disposizioni del D. Lgs. 502/1992, le modalità di valutazione in termini di qualità, sicurezza e appropriatezza delle attività erogate, da applicarsi: - In caso di richiesta di accreditamento di nuove strutture pubbliche e private o per l’avvio di nuove attività in strutture preesistenti (art. 2); - Per la selezione dei soggetti privati ai fini della stipula degli accordi contrattuali (art. 3).
Le valutazioni relative agli articoli 2 e 3 verranno effettuate, tra l’altro, sulla base di elementi definiti dall’allegato A (art. 2 - rilascio di nuovi accreditamenti) e dall’allegato B (art. 3 - stipula accordi contrattuali). AGENAS viene individuata come soggetto coinvolto nella definizione di alcuni elementi costitutivi degli allegati A e B e ha il compito di elaborare un Report di monitoraggio annuale. Inoltre, il Decreto del Ministro della salute 26 settembre 2023 proroga il termine per l’adeguamento dell’ordinamento regionale alle disposizioni normative di cui all’articolo 5, comma 1 del DM 19 dicembre 2022, al 31 marzo 2024. Per approfondimenti: - DM 19 dicembre 2022 (PDF) - Parere dell’autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (PDF)
Al fine di aggiornare il quadro di conoscenze sui diversi contesti regionali e seguirne i progressi, Agenas promuove ciclicamente un’attività ricognitiva delle normative regionali in materia di autorizzazione e accreditamento.
La ricognizione sintetizza l’intero quadro programmatorio regionale sul tema autorizzazione/accreditamento e riporta, schematicamente, i principali riferimenti normativi in materia di determinazione del fabbisogno, nonché di riorganizzazione della rete delle strutture eroganti prestazioni specialistiche e di diagnostica di laboratorio.
Al fine di aggiornare il quadro di conoscenze sui diversi contesti regionali e seguirne i progressi, Agenas promuove ciclicamente un’attività ricognitiva delle normative regionali in materia di autorizzazione e accreditamento.
La ricognizione sintetizza l’intero quadro programmatorio regionale sul tema autorizzazione/accreditamento e riporta, schematicamente, i principali riferimenti normativi in materia di determinazione del fabbisogno, nonché di riorganizzazione della rete delle strutture eroganti prestazioni specialistiche e di diagnostica di laboratorio.
Il nuovo Piano Nazionale per il Governo delle liste di attesa (PNGLA 2019-2021 - PDF) al punto 6.6, a conferma delle disposizioni già previste nel precedente Piano (2010-2012), dà mandato ad AGENAS di coordinare e gestire il monitoraggio in modalità ex ante dei tempi di attesa delle prestazioni prenotate in attività libero professionale (ALPI).
A partire dall’ottobre 2011, si è voluto introdurre un sistema di rilevazione dei dati esclusivamente online mediante un portale predisposto ad hoc da AGENAS LINK. In questo modo è stato possibile, innanzitutto, predisporre un database di tutte le strutture sanitarie censite secondo un sistema gerarchico (Regione - ASL - Erogatori - Singoli professionisti); in secondo luogo, è stata garantita una maggiore qualità dei dati raccolti.
Come previsto dal PNGLA 2019-2021, AGENAS ha inoltre predisposto, in collaborazione con il Ministero della Salute, Cittadinanzattiva, Istituto Superiore di Sanità ed esperti delle Regioni e Provincie Autonome in materia di liste di attesa e le nuove “Linee Guida per il monitoraggio ex ante delle prestazioni prenotate in ALPI”.
Visite: 28197
Il nuovo Piano Nazionale per il Governo delle liste di attesa (PNGLA 2019-2021 - PDF) al punto 6.6, a conferma delle disposizioni già previste nel precedente Piano (2010-2012), dà mandato ad AGENAS di coordinare e gestire il monitoraggio in modalità ex ante dei tempi di attesa delle prestazioni prenotate in attività libero professionale (ALPI).
A partire dall’ottobre 2011, si è voluto introdurre un sistema di rilevazione dei dati esclusivamente online mediante un portale predisposto ad hoc da AGENAS LINK. In questo modo è stato possibile, innanzitutto, predisporre un database di tutte le strutture sanitarie censite secondo un sistema gerarchico (Regione - ASL - Erogatori - Singoli professionisti); in secondo luogo, è stata garantita una maggiore qualità dei dati raccolti.
Come previsto dal PNGLA 2019-2021, AGENAS ha inoltre predisposto, in collaborazione con il Ministero della Salute, Cittadinanzattiva, Istituto Superiore di Sanità ed esperti delle Regioni e Provincie Autonome in materia di liste di attesa e le nuove “Linee Guida per il monitoraggio ex ante delle prestazioni prenotate in ALPI”.
Il Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA) 2010-2012 (paragrafo 1, punto B) (PDF - 1.08 mb) “…individua le aree cardiovascolare e oncologica quali aree prioritarie per lo sviluppo dei Percorsi Diagnostico-Terapeutici (PDT) e fissa i relativi tempi massimi di attesa a garanzia della tempestività della diagnosi e del trattamento”.
Lo stesso Piano indicava che Agenas, in collaborazione con tutte le Regioni/P.A. e il Ministero della Salute, provvedesse a validare e diffondere la procedura per il monitoraggio dei percorsi diagnostici e terapeutici in considerazione di quanto già definito prima nell’ambito del Progetto “Mattone Tempi di Attesa” (2004-2006), promosso dal Ministero della Salute e coordinato dall’Agenas e poi nell’ambito del Progetto di Ricerca corrente, promosso e condotto nel 2008 dall’Agenzia, dal titolo “Linee guida per la verifica dell’appropriatezza e del rispetto dei tempi d’attesa dei percorsi complessi”, che ha attuato la sperimentazione sul campo ipotizzata nel precedente Progetto e ha elaborato linee guida per il monitoraggio dei percorsi complessi.
I risultati conclusivi del Progetto “Mattone Tempi di attesa” (LINK)) sono pubblicati nella rivista trimestrale di Agenas, Monitor n. 17. (PDF - 456 Kb)
Agenas, in linea con quanto stabilito dal PNGLA 2010-2012 e in collaborazione con il Gruppo Tecnico dei tempi di attesa, ha individuato le patologie oggetto di monitoraggio, ha definito i relativi tempi massimi d’attesa per ciascun PDT e la metodologia, predisponendo linee guida entro i termini previsti dal PNGLA (60 giorni dalla sua approvazione) e ha stabilito le tempistiche di attuazione del processo di implementazione di tale metodologia, le modalità e la periodicità della rilevazione dei dati per l’invio al Ministero della Salute e al Comitato LEA. Lo scopo del monitoraggio è quello di verificare se i pazienti con determinati problemi di salute abbiano completato i PDT in modo appropriato e in tempi congrui.
In base a quanto sopra descritto, Agenas, in collaborazione con un gruppo composto da esperti delle Regioni sui tempi di Attesa (Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Puglia, Umbria, Veneto e P.A. di Trento) e il Ministero della Salute, ha redatto le relazioni finali sui monitoraggi dei tempi di attesa dei percorsi diagnostico-terapeutici delle patologie identificate (tumore del polmone, tumore della mammella, tumore del colon-retto e by-pass aortocoronarico). I dati rilevati fanno riferimento al secondo semestre 2010 per il monitoraggio del 2011 e all’anno 2011 per il monitoraggio del 2012. Infine di recente, in collaborazione con il gruppo di esperti sui percorsi diagnostico-terapeutici, sono state introdotte alcune modifiche alla metodologia di estrazione dei dati relativi al monitoraggio suddetto.
Visite: 28176
Il Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA) 2010-2012 (paragrafo 1, punto B) (PDF - 1.08 mb) “…individua le aree cardiovascolare e oncologica quali aree prioritarie per lo sviluppo dei Percorsi Diagnostico-Terapeutici (PDT) e fissa i relativi tempi massimi di attesa a garanzia della tempestività della diagnosi e del trattamento”.
Lo stesso Piano indicava che Agenas, in collaborazione con tutte le Regioni/P.A. e il Ministero della Salute, provvedesse a validare e diffondere la procedura per il monitoraggio dei percorsi diagnostici e terapeutici in considerazione di quanto già definito prima nell’ambito del Progetto “Mattone Tempi di Attesa” (2004-2006), promosso dal Ministero della Salute e coordinato dall’Agenas e poi nell’ambito del Progetto di Ricerca corrente, promosso e condotto nel 2008 dall’Agenzia, dal titolo “Linee guida per la verifica dell’appropriatezza e del rispetto dei tempi d’attesa dei percorsi complessi”, che ha attuato la sperimentazione sul campo ipotizzata nel precedente Progetto e ha elaborato linee guida per il monitoraggio dei percorsi complessi.
I risultati conclusivi del Progetto “Mattone Tempi di attesa” (LINK)) sono pubblicati nella rivista trimestrale di Agenas, Monitor n. 17. (PDF - 456 Kb)
Agenas, in linea con quanto stabilito dal PNGLA 2010-2012 e in collaborazione con il Gruppo Tecnico dei tempi di attesa, ha individuato le patologie oggetto di monitoraggio, ha definito i relativi tempi massimi d’attesa per ciascun PDT e la metodologia, predisponendo linee guida entro i termini previsti dal PNGLA (60 giorni dalla sua approvazione) e ha stabilito le tempistiche di attuazione del processo di implementazione di tale metodologia, le modalità e la periodicità della rilevazione dei dati per l’invio al Ministero della Salute e al Comitato LEA. Lo scopo del monitoraggio è quello di verificare se i pazienti con determinati problemi di salute abbiano completato i PDT in modo appropriato e in tempi congrui.
In base a quanto sopra descritto, Agenas, in collaborazione con un gruppo composto da esperti delle Regioni sui tempi di Attesa (Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Puglia, Umbria, Veneto e P.A. di Trento) e il Ministero della Salute, ha redatto le relazioni finali sui monitoraggi dei tempi di attesa dei percorsi diagnostico-terapeutici delle patologie identificate (tumore del polmone, tumore della mammella, tumore del colon-retto e by-pass aortocoronarico). I dati rilevati fanno riferimento al secondo semestre 2010 per il monitoraggio del 2011 e all’anno 2011 per il monitoraggio del 2012. Infine di recente, in collaborazione con il gruppo di esperti sui percorsi diagnostico-terapeutici, sono state introdotte alcune modifiche alla metodologia di estrazione dei dati relativi al monitoraggio suddetto.
La legge 24/2017 - “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie” - ha previsto l’istituzione presso AGENAS dell’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità (LINK), rafforzando il ruolo di AGENAS in materia di sicurezza.
Il successivo DM 29 settembre 2017 che lo ha istituito, ne ha definito la composizione e specificato le funzioni. L’Osservatorio è coordinato dal Direttore Generale di AGENAS e ad AGENAS sono anche attribuite le funzioni di supporto tecnico-scientifico.
La finalità dell’Osservatorio è quella di conferire sistematicità alle azioni e raccomandazioni a livello nazionale in tema di sicurezza, al monitoraggio del contenzioso, degli eventi avversi e degli eventi sentinella, con il duplice obiettivo di promuovere, da un lato, livelli sempre più elevati di qualità e sicurezza del sistema di cure e, dall’altro, contenere i rischi assicurativi per le organizzazioni sanitarie e i singoli professionisti ed evitare l’ingenerarsi del fenomeno della medicina difensiva con conseguente aggravio dei costi (e degli sprechi) del sistema.
AGENAS è da anni impegnata nel supportare il Ministero della Salute e le Regioni e Province Autonome nella prevenzione e gestione del rischio clinico e nella promozione della sicurezza dei pazienti. Ciò su specifico mandato della Conferenza Unificata del 2007 PDF che nel 2007 prevede, tra i nuovi indirizzi di attività, che l’Agenzia supporti il Ministero e le Regioni nella gestione del rischio clinico facendosi promotrice dell’implementazione di reti collaborative e informative, favorendo la condivisione e la conoscenza dei problemi, delle esperienze e delle soluzioni implementando e monitorando le buone pratiche per la sicurezza dei pazienti. L’Intesa Stato-Regioni del 2008 PDF concernente la gestione del rischio clinico e la sicurezza dei pazienti nel definire un assetto nazionale di governance del rischio clinico, ha attribuito all’Agenas due specifiche funzioni: il Monitoraggio delle Buone Pratiche per la Sicurezza dei Pazienti e l’Osservatorio Nazionale Sinistri e Polizze Assicurative.Riguardo alla prima funzione AGENAS ha avviato nel 2008 la raccolta delle buone per la sicurezza del paziente: tramite un sistema web di rilevazione delle esperienze di miglioramento della sicurezza dei pazienti fondate su evidenze scientifiche, sono state ad oggi raccolte e rese disponibili tramite un archivio web ai professionisti, ai cittadini e a tutti gli stakeholder, le pratiche realizzate dalle organizzazioni sanitarie, valutate e validate dalle Regioni e classificate da AGENAS (http://buonepratiche.agenas.it/practices.aspx).
Il monitoraggio del contenzioso viene realizzato attraverso l’elaborazione dei dati raccolti dal SIMES/denunce sinistri. Tramite il SIMES le Regioni e P.A. mettono a disposizione, con cadenza annuale, le informazioni relative alle denunce di sinistri entro il 31 gennaio dell’anno successivo al periodo di riferimento.
Il SIMES/DS, in particolare, rileva le richieste di risarcimento danni pervenute alle strutture sanitarie per eventi che hanno interessato pazienti, lavoratori o terzi, le denunce cautelative effettuate dalle strutture sanitarie e le notifiche di atti giudiziari civili e penali nei confronti delle strutture sanitarie. A partire dalla sua istituzione, nel corso degli anni, si è rilevato un graduale e progressivo miglioramento della qualità dei dati rilevati tramite il SIMES/DS, in termini di accuratezza, anche se permangono ancora dei limiti principalmente di copertura e di completezza. L’analisi dei dati rilevati dal SIMES è inclusa, dal 2018, nella relazione annuale prodotta dall’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità.
L’umanizzazione - intesa come impegno a rendere i luoghi di assistenza e i programmi diagnostici terapeutici orientati quanto più possibile alla persona, considerata nella sua interezza fisica, sociale e psicologica – è un elemento essenziale per garantire la qualità dell’assistenza. L’AGENAS su, tale fronte, ha sviluppato un Programma partecipato per il miglioramento continuo del grado di umanizzazione con la collaborazione dei Cittadini e di tutte le Regioni/Pa, attraverso gli esperti del gruppo interregionale sull’empowerment. Il Programma prevede che professionisti delle strutture sanitarie e cittadini partecipino insieme a tutte le fasi del processo di valutazione e miglioramento: dalla costruzione degli strumenti di valutazione, alla rilevazione dei dati, per arrivare all’analisi dei risultati ottenuti ed alla definizione/implementazione e monitoraggio delle conseguenti azioni di miglioramento.
Gli strumenti per la valutazione e il miglioramento partecipati sono stati inizialmente sviluppati nell’ambito dell’assistenza ospedaliera (LINK) e hanno permesso di valutare nel 2017-2018 più di 400 ospedali pubblici e privati accreditati. Quanto consolidato per gli ospedali è stato esteso all’ambito dell’assistenza territoriale, con particolare riguardo alla valutazione partecipata dell’umanizzazione nelle RSA per anziani (LINK). Nel corso del tempo, infine, il programma si è arricchito di strumenti per la valutazione partecipata della sicurezza del paziente.
Grazie all’impegno e alla collaborazione attiva di Regioni/Province autonome, strutture sanitarie, professionisti e cittadini - che hanno lavorato insieme sin dal 2011 - sono stati concretamente implementati metodi e strumenti sviluppati a partire dall’esperienza dell’Audit Civico® di Cittadinanzattiva e basati sui principi della centralità delle persone, del miglioramento continuo della qualità e dell’empowerment.
Il programma per la valutazione partecipata dell’umanizzazione è stato realizzato nell’ambito delle attività condotte da Agenas per la promozione dell’empowerment in sanità (LINK), che hanno permesso di costituire una rete di referenti regionali impegnati su tale tema. La rete, il metodo di lavoro sviluppato - basato sul coinvolgimento più ampio possibile delle Regioni/PA e sulla condivisione - e il lavoro realizzato in collaborazione con il gruppo interregionale sull’empowerment, sono stati i fondamentali pre-requisiti per sviluppare negli anni successivi metodi e strumenti per la valutazione e il miglioramento della qualità dell’assistenza, co-costruiti con i diversi stakeholder.
In questa pagina sono disponibili due toolkit (“cassette degli attrezzi”) grazie ai quali è possibile - per Regioni-Pa/ Aziende/ strutture - realizzare autonomamente la valutazione partecipata dell’umanizzazione e sicurezza negli ospedali e nelle RSA per anziani, ottenendo i risultati in tempo reale.
I toolkit sono stati predisposti in continuità con l’esperienza maturata da AGENAS in collaborazione con Regioni/Pa, professionisti e cittadini nella valutazione partecipata dell’umanizzazione e sicurezza e sono a completa disposizione delle Regioni /Pa e delle Aziende che intendono costituire un Gruppo di Coordinamento della valutazione partecipata.
I toolkit contengono tutti i materiali necessari alla realizzazione delle attività di valutazione e miglioramento partecipati:
manuali con indicazioni operative per i Gruppi di Coordinamento e per le équipe locali che realizzeranno la valutazione delle strutture;
strumenti di valutazione dell’umanizzazione e sicurezza
strumenti per la trasmissione dei dati e l’elaborazione automatica dei risultati.
I risultati della valutazione potranno essere inviati dal Gruppo di Coordinamento (Regione/Pa o ASL) ad AGENAS che avrà cura di costruire un data base nazionale sul grado di umanizzazione e sicurezza nelle strutture di ricovero per acuti e nelle RSA italiane in corso di pandemia da Sars-Cov-2. A tal fine, i dati raccolti dal Gruppo di Coordinamento regionale o aziendale potranno essere inviati all’indirizzo mail (qs@agenas.it ).
AGENAS pubblicherà periodicamente, con cadenza semestrale, i dati raccolti, insieme ai punteggi nazionali di umanizzazione e sicurezza così da favorire il benchmark e la contestualizzazione dei dati rilevati a livello regionale/aziendale.
Si riportano di seguito i due toolkit con i materiali scaricabili:
Toolkit per la valutazione partecipata dell’umanizzazione e sicurezza gli OSPEDALI.
Checklist per la valutazione partecipata dell’umanizzazione nelle strutture di ricovero per acuti (PDF)
Modulo per la valutazione partecipata della sicurezza nelle strutture di ricovero per acuti (PDF)
Diario di Bordo per le équipe locali - allegato word (WORD) allegato (PDF)
Manuale per la realizzazione della valutazione partecipata dell’umanizzazione e sicurezza nelle strutture di ricovero per acuti (PDF)
Foglio per il calcolo automatico dei risultati di umanizzazione e di sicurezza (allegato Excel TOOLKIT- equipe locale (EXCEL) TOOLKIT- gruppo di coordinamento (EXCEL)
Moduli integrativi per la valutazione partecipata dell’umanizzazione in specifiche Unità Operative/moduli di degenza/servizi ospedalieri - allegato (PDF)
Toolkit per la valutazione partecipata dell’umanizzazione e sicurezza nelle RSA:
Checklist per la valutazione partecipata dell’umanizzazione e della sicurezza nelle RSA per anziani nel corso della pandemia da Sars-Cov-2 - allegato (PDF)
Diario di Bordo per le équipe locali allegato word- (WORD), allegato (PDF)
Manuale per la realizzazione della valutazione partecipata dell’umanizzazione e sicurezza nelle RSA per anziani nel corso della pandemia da Sars-Cov-2 allegato (PDF)
Foglio per il calcolo automatico dei risultati di umanizzazione e di sicurezza - allegato TOOLKIT- equipe locale (EXCEL) TOOLKIT- gruppo di coordinamento (EXCEL)
Negli ultimi anni si è andata sempre più diffondendo, a livello internazionale e anche in Italia, la consapevolezza che la gestione e l’organizzazione dei servizi sanitari pubblici debbano avere tra i principi fondamentali la garanzia e la promozione della qualità e della sicurezza dei servizi sanitari e delle cure erogate. L’Agenzia è orientata allo studio di tecniche, modelli e strumenti riproducibili e comparabili, che permettano la valutazione e il monitoraggio della qualità nelle sue varie dimensioni, quali quella tecnico-professionale, organizzativa e percepita. Allo stato attuale AGENAS promuove il miglioramento continuo della qualità attraverso numerose attività svolte nell’ambito delle seguenti macro-aree, secondo gli indirizzi stabiliti dalla Conferenza unificata del 20 settembre 2007:
- accreditamento istituzionale delle strutture socio-sanitarie; - accessibilità ai servizi sanitari, con particolare riferimento all’attività libero professionale intramuraria (ALPI); - gestione del rischio clinico e della sicurezza del paziente; - umanizzazione ed empowerment.