Il 26 marzo Agenas ha presentato i risultati del monitoraggio per verificare l’effettivo sviluppo delle reti di cure palliative e il relativo processo di accreditamento. Mission dell’Osservatorio è monitorare il possesso degli standard strutturali qualitativi e quantitativi previsti dalla legge 38/2010 e dai successivi provvedimenti attuativi.
"Si tratta di uno strumento - dichiara il Direttore Generale Francesco Bevere - per la verifica dell’applicazione di una legge tra le più avanzate d’Europa e che assicura il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona, il bisogno di salute, l’equità, l’appropriatezza, la tutela e la promozione della qualità della vita in ogni fase della malattia, in particolare in quella terminale".
Le strutture locali censite, le cosiddette UCP, si configurano come un’aggregazione funzionale e integrata delle attività di cure palliative e sono erogate: in hospice di tipo residenziale, in ospedale, attraverso le attività di consulenza specialistica di day hospital e ambulatoriali, a domicilio, attraverso équipe in grado di erogare prestazioni sia di base sia specialistiche.
La call 2014 ha coinvolto tutte le Regioni e le Province Autonome con 118 Unità di cure palliative corrispondenti a 185 équipe, ma sono 56 le strutture che hanno soddisfatto i criteri essenziali di carattere normativo, relativi alla certificazione e ai dati di attività e che sono state sottoposte a 14 indicatori per valutarne le buone pratiche:
- presenza della rete locale di cure palliative
- assistenza h24 e 7 su 7
- assistenza di base
- assistenza specialistica
- sostegno psicologico
- colloquio strutturato con i familiari
- formazione permanente del personale
- tempistica presa in carico malati oncologici deceduti
- fornitura farmaci a domicilio
- numero di malati oncologici assistiti per anno
- numero posti letto domiciliari equivalenti
- supporto di Onp
- coefficiente intensità assistenziale
- percentuale malati oncologici deceduti a domicilio
I parametri soddisfatti con maggiore frequenza sono stati: colloquio familiare strutturato (100%); assistenza specialistica (98,2%) e Formazione Ecm (96,4%), il supporto psicologico (92,9%). I più difficili da soddisfare risultano: decessi a domicilio (50%) e coefficiente intensità assistenziale medio (44,6%).
Per qualunque chiarimento sulla registrazione all’Osservatorio, sui contenuti delle schede o le attività dell’Osservatorio, vi invitiamo a contattare la segreteria scientifica: segreteria.osservatoriobuonepratiche@agenas.it
Per approfondimenti pubblichiamo di seguito i dati presentati: