Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento, il 16 dicembre presso l’Auditorium del Ministero della Salute, con la presentazione  del volume “SIC Sanità in Cifre”, a cura del Centro Studi SIC di FederAnziani, in collaborazione con il CEIS di Tor Vergata, la Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Dipartimento clinico-sperimentale di Medicina e Farmacologia dell’Università di Messina e la Luiss Business School.

Nel corso dell’evento si svolgerà, inoltre, la cerimonia di conferimento del premio FederAnziani “60 e più”, destinato a valorizzare le eccellenze in campo sanitario, con uno sguardo particolare alla sensibilità dimostrata verso il mondo dei pazienti “over 60”, e a premiare gli esponenti del mondo della ricerca, delle istituzioni, dell’associazionismo, dell’impresa, che si siano distinti per il contributo offerto al miglioramento della salute e della qualità della vita delle persone anziane.

Quest’anno hanno ottenuto il riconoscimento: Francesco Bevere, Direttore Generale Agenas; Flavia Franconi, Assessore alla Salute Regione Basilicata; Massimo Garavaglia, Assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione, Regione Lombardia; Roberto Iadicicco, Direttore responsabile AGI; Joop van Griensven, President PAE (Pain Alliance Europe); Dario Grisillo, Segretario Provinciale Fimmg Arezzo; Raniero Guerra, Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria; Massimo Magi, Segretario Regionale Fimmg Marche; Alessandra Marengoni, Geriatra, Università di Brescia; Vincenzo Mirone, Segretario Generale SIU - Società Italiana di Urologia; Alessandro Monaco, Agenzia Italiana del Farmaco; Fabio Rizzi, Presidente III Commissione Sanità e Politiche Sociali Regione Lombardia; Silvestro Scotti, Vice Segretario Nazionale Vicario Fimmg; Roberto Venesia, Segretario Regionale Fimmg Piemonte.

Si rinforza, così, il sodalizio fra Agenas e FederAnziani che ha visto la partecipazione dell’Agenzia, tra gli ospiti istituzionali, al Congresso della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute che si è svolto dal 21 al 23 novembre al Palacongressi di Rimini. L’iniziativa, organizzata da FederAnziani, la Federazione delle associazioni della terza età, in collaborazione con la FIMMG, la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, ha riunito più di 7000 persone tra medici e pazienti, cittadini ed esperti.

Obiettivo del Congresso, giunto alla sua terza edizione, è stato quello di esaminare le principali criticità del SSN dal punto di vista dei pazienti e di fornire risposte concrete e sostenibili all’offerta sanitaria, sempre più rivolta agli over 65, che rappresentano ormai il 21% della popolazione italiana. “Il nostro Paese è secondo al mondo dopo il Giappone, per la longevità della popolazione. È un risultato che non può che farci felici perché, con il loro bagaglio di esperienza, gli anziani sono una risorsa per la nostra società… Oggi l’invecchiamento della popolazione ci impone di ripensare alla qualità della sanità e soprattutto al paziente e a quella che sarà la nostra società nei prossimi 20-30 anni: una società con più persone anziane, che avrà bisogno di un modo diverso di concepire l’assistenza sanitaria”. Queste le dichiarazioni del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, Presidente Onorario del Congresso, a cui, nella giornata conclusiva sono state consegnate una serie di proposte, elaborate da quindici commissioni tecniche, organizzate per aree terapeutiche e composte da rappresentanti delle principali società medico scientifiche, della FIMMG, di Federfarma, e da tecnici della sanità. “Il Congresso, con la sua articolazione in aree tematiche, i lavori dei dipartimenti, i contributi dei rappresentanti delle associazioni dei pazienti e delle società medico-scientifiche, la presenza delle Istituzioni, i tavoli tecnici e la condivisione dei risultati con i delegati FederAnziani è un’esperienza che si è già in passato rivelata formativa e stimolante per tutti gli attori coinvolti”, afferma il Presidente del Congresso, Sergio Pecorelli.

Tra le proposte, la possibilità di creare un coordinamento composto da medici, avvocati, Direttori generali delle ASL, Ministero della Salute e pazienti al fine di analizzare i diversi modelli di consenso informato ed elaborarne, per ogni area e prestazione che richieda il consenso, un unico format da adottare in tutta l’Italia.

L’iniziativa è stata presentata al Ministro Lorenzin con la consegna simbolica di un volume, di oltre trecento pagine, che raccoglie tutti i modelli di consenso informato esistenti in Italia, diversi gli uni dagli altri.

Significativa, inoltre, la realizzazione di un dispositivo medico, presentato durante il Congresso, che consente di effettuare indagini diagnostiche di primo livello, come l’elettrocardiogramma, l’analisi del sangue, la spirometria, l’ecografia, il doppler, direttamente negli studi dei Medici di medicina generale, con un notevole risparmio di tempo e di risorse per i cittadini e per il SSN. “Finalmente è partita la nostra mutua - dice Roberto Messina, presidente di FederAnziani - che ci aiuterà ad evitare code, liste d’attesa, spreco di tempo e denaro per ottenere le diagnosi di primo livello. In Italia ogni anno vengono erogate 1,3 miliardi circa di prestazioni sanitarie e indagini diagnostiche e l’87% di queste ha esito negativo, mentre soltanto il 13% delle persone che si sono sottoposte a tali indagini ha bisogno di cure specialistiche.”

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